Il titolo basta, per fermare il mio stato d’animo in questi giorni. In ogni caso, ritengo sia mio compito continuare a fare quello che faccio, non solo perché mi piace e mi diverto, ma anche perché, sebbene molti lo ritengano futile, anche sfidare l’inutile fa parte della nostra libertà . E a proposito di conquistare l’inutile, sabato sera da Fabio Fazio si è parlato di montagna, e siccome è una rarità , sono riuscita a guardarlo mentre il mio martirio fortunatamente faceva altro.
Se non lo avete visto , http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-286b970b-ffe9-49e2-8304-02f67b647652.html?iframe (boh, stasera il programma fa i capricci, comunque basta cercare su Rai.tv la puntata del 19 marzo.
Con Moro c’erano Peter Fill e Federico Pellegrino, che , non dimentichiamoci, hanno vinto coppe di specialità dopo milioni di anni e direi quasi nell’indifferenza generale. Il terzetto era discretamente gasato, ed è comprensibile: si può fare la storia in molti modi , anche con imprese fisiche al di là dell’umano . Come saranno 55* sotto zero “percepiti”? Con i quali non devo solo scalare, ma lavarti vestirti fare pipì mangiare. Moro è stato bravo a spigare come funziona l’alta quota, quando il sangue praticamente diventa spesso come miele. E le sue ultime parole, che vi raccomando di ascoltare , sono , se vogliamo , le ragioni per cui si va in montagna. Moro, pur non essendo un animale da televisione, era decisamente più a suo agio dei due atleti ( però lo zio cantante valeva l’attesa…), e soprattutto non ha dimenticato la sua compagna di cordata Tamara Lunger. Invitare anche lei, Fazio, no?