Ho deciso che il mio mare è il lago . Sarà la fascite plantare o non so cosa, ma passare un pomeriggio sulle rive del lago di Mergozzo, e nuotare in mezzo alle anatre o vedere le triglie e i salmorelli ( la società dei pescatori dilettanti ha le vasche di allevamento) mi riconcilia per poco con il mondo , specie con quello che lascio a casa.
(Foto di Lia Giachero dalla Grecia, perché? Perché aveva lo spirito giusto e questa versione del programma non funziona più con il programma di foto per cui dovrete aspettare)
Il mio lido preferito è la gradinata del Municipio, un posto dove è facile trovare la gente del posto. Gli adolescenti si tuffano dal ponte della ferrovia, sotto il Mont’ Orfano, le famiglie sulla spiaggia poco oltre la passeggiata. Gli stranieri, che sono tanti, specie francesi vanno un po’ dappertutto. Mi faccio un bel bagno – mercoledì ho praticamente attraversato il lago, mi asciugo, vado a prendermi un bel caffè freddo alla Fugascina sulla piazza; mercoledì c’erano il sindaco di Mergozzo, io e due signore anzianissime che si bevevano il loro spritz.
Ho già in programma due escursioni per quando il tempo sarà fresco e la fascite passata: l’itinerario nel bosco che comincia dal centro storico, e tornare sul Mont’Orfano in un giorno che finalmente mi permetta di vedere il panorama senza nebbia.