In realtà, non c’è modo di sfuggire alla nebbia, se si vive qui. Fuori è tutto un altro vivere. Oggi ho avuto freddo. Devo dire che non ero più abituata, ma per lo meno sembranormale . In val Vigezzo sono andata quando qui c’era la nebbia e là non c’era ancora neve. Adesso che webcam e siti specializzati hanno mostrato le montagne innevate e un filo di poltiglia sulle strade ho quasi nostalgia di quel cielo limpido e freddo, secco e lucido. E nessuno in giro. Ho camminato nel parco della Valgrande in un itinerario troppo battuto a giudicare dalle guide e invece non ho incontrato nessuno se non un tizio con un vecchio cane. Probabilmente, una tale solitudine darebbe fastidio alla maggior parte delle persone, ma al contrario io un po’ di solitudine la vivo come un sollievo, tra il mio martirio che parla tutto il giorno e il dover parlare per lavoro tutti i giorni. E poi, stare via “dalla pazza folla” ha i suoi lati buoni. Mi dicono che i mercatini natalizi di Santa Maria Maggiore quest’anno siano stati deliziosi, ma tuffi nel genere turismo di massa mi sono preclusi…
Devo dire, tutto sommato, che Malesco mi ha un poco deluso, probabilmente perché avevo aspettative troppo grandi. E’ un bel paesino, e nulla più. Ma dovrà aspettare la prossima prova d’appello per un giudizio definitivo