Il film di Salvatores Un’educazione siberiana è una vera delusione. Sarà per il doppiaggio che sembra il Commissario Zuzzurro del Drive In del povero Peter Stormare (sschì); sarà perché dopo un po’ di discorsi sentenziosi del nonno ( e non portare soldi in casa, e proteggi tizio e caio, e non usare armi in salotto, e accoppare il tuo prossimo sì, per una buona ragione, ma la droga no non sia mai), capisci perché Gagarin preferisca andarsene per i fatti suoi, e noi quasi con lui. Come da un materiale come il libro di Lilin Salvatores sia riuscito a tirar fuori un film così inerte (girato benissimo, fotografato benissimo, recitato anche benissimo, ma inerte, privo di cuore) non mi riesce chiaro.
tre pecore , nella seconda parte non succede nulla, e si sente.
Non sprecate denaro sull’ultimo Die Hard, cinque pecore e una menzione d’onore allo sceneggiatore, per contro Quartet è la riprova di come solo gli inglesi, e un americano senile, possano fare un film divertente che è anche un omaggio alla musica di Verdi (zero pecore). Se poi volete vedere un film di gangsters molto d’antan, va bene anche Gangster squad, in cui Josh Brolin è proprio uno di quegli uomini veri di cui molto si sente il bisogno (tre pecore, anche qui)