Such a perfect day

L’unico giorno senz’acqua sono andata al lago. D’accordo, devo farmi degli amici: giuro che telefonerò a tutti quelli che conosco, anche su Facebook, la prossima volta che saprò quando andrò in montagna. Certo ora la metà di loro sono impegnate con le elezioni: vista la proporzione cittadini/candidati dovrei almeno avere a disposizione dodici preferenze e non una soltanto. Francesco ha (o io gli ho, o era nella mia mia borsa in attesa di, e ha fatto la fine della mia borsa) smarrito il certificato elettorale: siccome è la seconda volta, facciamo che una l’ha perso lui, una glie l’ho perso io e siamo a posto. Il mio è sempre lì, stazzonato, pieno di timbri, ma per chissà quale automatismo non ha mai lasciato il mio cassetto. Per tornare all’unico pomeriggio di sole, sono tornata a Fondotoce con le racchette e con pantaloni da ginnastica nuovi, ma senza tasche: devo riesumare un marsupio. Sullo sfondo del lago Maggiore con rospi bisce d’acqua e folaghe, il nordic walking mi pareva avere più senso. E in effetti è un allenamento completo, riesco a sentire anche le spalle e il dorso. Devo allungare le braccia di più, però.
Sono tornata a casa serena, e abbiamo litigato. Come sempre quando esco.

Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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