Siamo a Etretat? No è Arenzano

L’urgenza di uscire era forte. Ho avuto una settimana faticosissima (niente al confronto di quella attuale) e un po’ di malesserini, raffreddorini, faringitini, un po’ come la gatta. Che è stata bene per tutta la settimana e poi sabato ha ricominciato a starnutire come se fosse allergica al mondo intero. Comunque, sapendo che le cose non stavano girando per il solito verso, ho tagliato la corda. Un anno, che non andavo ad Arenzano, e poi mi meraviglio che le cose cambiano. Sono andata al porto, a guardarmi gli yacht e a pensare che in fondo sono la cosa più inutile del mondo (cosa fai quando sei in giro? navighi di giorno e poi telefoni al primo porto disponibile per sapere se c’è posto? e se non c’è) Comunque, girando senza meta, sono finita in una spiaggetta, a picco sugli scogli, e non sembrava davvero di essere a due passi da casa. Un sollievo, visto che oggi ho una guancia gonfia e piove…

Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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