Perché andare a S.Stefano all’outlet? Per fare una cosa risolutamente all’americana. Perché ho l’invito per l’anteprima dei saldi ( mi arriva via e-mail). Perché a Vicolungo il 26 faceva un freddo cane, ma c’era una vista sulla catena del Rosa assolutamente impareggiabile. Specie al tramonto: il Monte Rosa rosa/rosso. Non so se la marea di gente che passeggiava lo sapeva, o se ne accorgeva. E questa è la sorpresa: avrei detto che il 26, quando tutti sono lì a digerire il cappone o il capitone, quel posto, che è proprio molto all’americana e molto una cattedrale in mezzo al nulla della piana vercellese ( Serravalle almeno ha la pretesa di somigliare all’ architettura ligure), sarebbe stato deserto. E così avrei visto i miei saldi non ancora saldi in santa pace. Invece no. Il parcheggio era strapieno, i negozi anche: Think Pink era inavvicinabile, per dire, e così molti negozi di articoli sportivi, per non parlare dei bar. Da Lindt, per prendere la cioccolata o il varesino, c’era la coda fuori. E le commesse erano persino gentili e cordiali (una giusta e doverosa segnalazione, visto che lavoravano quando tutti gli altri stavano ancora digerendo). A Serravalle, l’ultima domenica prima di Natale, ho letto sulla Stampa, c’erano diecimila persone ( forse ho letto male, ma immaginate tutta la popolazione di Serravalle che si è spostata qualche chilometro più in là).
Però la vista sul Rosa era davvero impagabile ( anche i miei acquisti, però)