E dire che non amo le sorprese

In effetti no, non amo le sorprese. Devo dire che dall’infanzia alla diciamo età matura chi tutto contento ha millantato di mirabolanti sorprese di solito ha toppato. Colpa mia ovviamente che essendo una persona fantasiosa mi faccio sempre un sacco di film, e poi vengo delusa (mio marito alle feste comandate di solito chiedeva cosa ti farebbe piacere, all’anniversario di solito eravamo in giro ed era facile).

Però quando le mie amiche mi hanno detto ti facciamo una sorpresa per il tuo compleanno, che ormai comincia a essere pesante, mi è preso lo stress- che già è il periodo. E loro sono state sempre abbottonatissime, dicendo solo speriamo che nevichi, e infatti è nevicato. A me è stato chiesto di portare la torta- e il vino che va con la torta. Ho provveduto (pasticceria Voltaggio, se interessa che per carnevale fa delle bugie/chiacchere/come le chiamate che Massari può tranquillamente sotterrarsi -due etti e mezzo circa otto euro e dieci). Poi Amica giovane è venuta a prendermi e solo girando per Gravellona ho capito che andavamo di là, in Val Vigezzo, che loro non conoscono ma io sì.

Ma il pezzo forte ce lo siamo riservati il sabato.

Complice la neve che cadeva copiosa sul Sempione spianata dagli spartineve svizzeri siamo scese a Briga dove splendeva il sole (sul versante italiano è nevicato decisamente di più) e siamo arrivati a Täsch dove come è noto la strada si interrompe e bisogna prendere l’ultima porzione di trenino navetta per salire a Zermatt, lasciando l’auto nei parcheggi. Non spaventatevi, il prezzo è tutto sommato conveniente, da mezzogiorno più o meno alle 5 abbiamo pagato una dozzina di franchi svizzeri (molto meno che ad Antibes che detiene un all time record dei parcheggi). Anche il prezzo ar della navetta (17 fr) si può fare (anche perché l’alternativa è salire a piedi e come i turisti vips avrete almeno due valigie. A testa). Nel caso vogliate poi buttare i soldi alla stazione di Täsch poté già prendere il biglietto per il Görnergrat (99fr- che è più o meno quel che costa lo Skyway). Da quota 3100 si può vedere un panorama dal Rosa al Cervino a 180• anche se anche questo, come tutti i ghiacciai delle Alpi , è in sofferenza.

Se non volete sciare (e qui non posso aiutare, non ho idea di quando sia lo skipass), comprare un rolex – lo shopping è davvero di livello, mangiare e bere, e fare après ski, potete camminare quanto volete, noi abbiamo preso lo Zmuttweg , cioè abbiamo continuato dritto dopo il ponticello da selfie da dove si vede il Cervino/Matterhorn, che ovviamente era sotto le nuvole e bon abbiamo camminato; dopo 40 minuti ho pensato di riposarmi un po’ perché c’erano delle graziose mangiatoie per uccelli, e tanti uccelli (cinciallegre e pettirossi )

Amica Giovane e Dandyfunky salivano e dopo un po’ anch’io mi sono avviata. A un bivio mentre stavo pensando che strada prendere mi arriva una raffica di messaggi (abbiamo disabilitato il roaming perché per un giorno in Svizzera non è conveniente prendere una e-sim e nemmeno pagare il roaming) prendi per Blatten, après ski, c’è il wifi. Così ho preso per Blatten dove gli sciatori arrivavano direttamente, bevevano e ballavano e poi scendevano a Zermatt e dove abbiamo fatto un classico après ski in mezzo a un mucchio di gente e davanti al Matterhorn /Cervino in tutta la sua magnificenza . Contate un’ora e mezza ar di buon sentiero sgombro di neve.

Abbiamo capito che in Svizzera si fa carnevale anche sugli sci
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About alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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