E in più

Non mi pronuncio sulla querelle Mondinelli Moro Confortola Messner che dallo “Scarpone” del Cai è finita sui giornali nazionali. Ricordo solo le pressioni che gli sponsor facevano su Alison Hargreaves anni fa e non è finita benissimo.

Adesso ci sono così tanti testimoni e controlli che imbrogliare non è così facile. E infatti. Il vero problema è certamente l’onnipresenza degli sponsor adesso come allora. Ottenere determinati risultati è fondamentale per la tua carriera professionistica, per i social, i libri, le comparsate, la tv e sicuramente ho dimenticato qualcosa.

Per altro, se sei in possesso dell’originale di una foto possiedi anche i metadati: se non ci sono addio. Pubblicare foto senza credits non solo non è una buonissima cosa, ma è pure un illecito. Avere un permesso tacito o a voce, va benissimo ma se , per qualche ragione, l’autore dovesse passare a miglior vita, gli eredi o i loro avvocati sarebbero alla tua porta un minuto dopo il funerale . Fidatevi, che succede.

Quindi boh, che squallore.

Che nello squallore generale è poca cosa, ma voi venti lettori non venite qui a leggere un saggio sulla situazione in medio oriente – o meglio, nel vicino oriente, per noi (è medio per gli americani, che sono più lontani: da questo potreste già immaginare che sarei perfettamente in grado di parlarvi del medio o vicino oriente, ma non lo farò).

Mi pronuncio sull’overtourism . Se il vostro scopo è farvi un selfie davanti a un panorama amato da tutti o che avete visto su Insta e la vostra idea di allenamento è il giro intorno all’isolato, cercherete una meta facile, ossia raggiungibile in auto/ bus / funivia. 1200 m di dislivello dovrebbero essere sufficienti per togliersi di dosso la gente. Spesso basta meno. Siamo state, io e Amica giovane sulla funivia del (della?) Diavolezza, che è un po’ come lo Skyway, ma con meno gente in sneakers. C’erano ovviamente molti turisti, da manuale, si potrebbe dire, ma 200m più in là e cento metri di dislivello più in alto a 3000 m. di gente ce n’era molta di meno e tutta molto più sopportabile, e il panorama sostanzialmente lo stesso. D’altra parte , la gente in sandali sulla Mer de Glace c’era quando io ero bambina e già mio padre li guardava con disprezzo. L’unica cosa che è cambiata purtroppo è la Mer de Glace. In ogni caso, con abile politica sono / siamo riuscite a evitare le folle dappertutto e per tutta l’estate. Abilissime. In realtà non ci vuole molto: basta passare su Insta una mezz’ora e decidere di andare da tutt’altra parte. Il mondo è pieno di posti disabitati.

Foto di Irene Martini (dal rifugio Jervis)

Ah dal 1 settembre, cari venti lettori, sono una pensionata nient’affatto baby (42 anni e una settimana di contributi) , il che vuol dire che lavorerò lo stesso , ma almeno a fare tre lavori saremo appunto in tre e non io da sola – metà delle mie ferie le ho passate a dormire, per come ero stanca.

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About alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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