Lo confesso, se sopravvivo alla Pasqua con la fedina penale pulita, con il fegato intatto e con ancora un lavoro, sono una donna fortunata.. Gli anni degli anniversari – e quest’anno cade un anniversario pesante, per chi lavora negli istituti culturali- sono sempre stressanti. E ora con quello che accade fuori dalla nostra confort zone (ossia una possibile guerra mondiale, i dazi, le bollette e tante belle amenità, compreso l’inquilino della Casa Bianca che se siamo fortunati non sa da che parte è girato come molti anziani, se non siamo fortunati è un pazzo pericoloso e no, se starlink mi spia non conto di andare negli USA in un prossimo futuro) tutti vogliono fare qualcosa, mostre, orazioni, eventi e in più ci sono tutti gli impegni istituzionali. Quindi se non scrivo qui, è perchè ho passato la giornata a scrivere altrove e il mio cervello poveretto si è surriscaldato.
Quindi anche le mie scappate domenicali, anitra più o meno zoppa che io sia, tendono a compensare lo stress con l’essere il più possibile rilassanti e non faticose. E poi, questa è la stagione migliore per andare in Liguria senza stressarsi troppo, e persino trovare parcheggio ( va beh, quasi sempre).
Domenica scorsa io e Lulu avevamo organizzato una visita a Genova, alla Genova ebraica. Per tutta una serie di ragioni non siamo arrivate in tempo – c’entra il parcheggio, ovviamente, e mi scuso pubblicamente con la guida di Arte e Musei che mi ha chiamato, e io avevo dimenticato il telefono. E poi si sa sono un’anatra zoppa.
L’appuntamento era in piazza della Nunziata, e già che eravamo lì abbiamo visitato la chiesa, dove io non ricordavo di essere stata e in effetti dopo averla vista posso affermare di non esserci mai stata prima di domenica scorsa. È una bellissima chiesa barocca che contiene un dipinto dell’ultima cena opera di un allievo di Guido Reni.
Poi volevamo salire al castelletto per vedere i giardini invece ci siamo sbagliate di nuovo e abbiamo preso la funicolare Zecca Righi. C’è un biglietto a due euro che vale 110 minuti. È stata in realtà un’ottima decisione : il panorama dalla terrazza è veramente spettacolare anche se domenica scorsa c’era un po’ di maccaja, la tipica foschia genovese. Credo che in una bella giornata si possa vedere tranquillamente la Corsica.
Dalla stazione della funicolare si può proseguire lungo la strada che tocca tutti i forti di Genova: torre Specola, forte Castellaccio, forte Sperone, forte Puin , forte Diamante. Tra il primo e l’ultimo stando alle indicazioni ci vuole un’ora e mezza. Noi siamo arrivate sotto la torre Specola, osservando le persone più o meno Cane munite che passeggiavano. Oltre alle biciclette abbiamo incontrato anche i rappresentanti dell’associazione italiana monocicli . Come sempre a Genova in questa stagione la temperatura era piacevolissima.
La prossima volta, probabilmente, proveremo a fare tutto l’itinerario, arrivando più presto la mattina. In questa stagione è assolutamente consigliabile, perché in estate essendo tutto al sole, l’insolazione è garantita.



Le foto sono di Lulu perché io appunto avevo dimenticato il telefono
