Siamo capitate in Italia centrale durante la prima ondata di calore (in realtà non ha mai smesso dopo, purtroppo) . La nostra idea in ogni caso è stata di andar a cercare un po’ il fresco e nel frattempo vedere quello che non avevamo mai visto, ossia la montagna più alta dopo le Alpi.
Così ci siamo messe in strada e abbiamo guidato (questa volta è stata una cosa collettiva , e io ho mancato di tanto così il cordolo di una rotonda e probabilmente le ragazze hanno visto davanti agli occhi tutta la loro giovane vita – le rotonde tra Marche e Abruzzo sono really a thing, perché il giorno dopo un motociclista su un ‘altra rotonda ha rischiato la nostra stessa fine).
Non avevamo moltissime speranze, una vasta foschia da calore gravava sin dal mattino, e arrivati nei pressi di Roccacamela ci è partito un collettivo “sembra Isola del cantone”, perché la valle è stretta e verde – siamo Mandrognistani, con ci impressione quasi nulla. I prati di Rivo con i suoi alberghi anni Sessanta sembrava abbastanza deserta, ma il Gran Sasso, a dispetto della foschia era lì sovrastante e ben visibile

Poi, con l’idea di trovarci un posto per bivaccare in qualche modo, dato che era l’ora di pranzo, abbiamo dato retta a Maps Me e abbiamo preso una strada secondaria, indecisa se essere tutta a buchi o sterrata, che è finita al di sotto del rifugio Cima Alta. Hey, polenta. ( sì anche con 30 gradi) e poi sono riuscita a camminare venti metri in salita senza piangere. Il rifugio Cima Alta è grazioso, la gente che lo gestisce molto molto simpatica, abbiamo mangiato benissimo e poi c’è stato il classico andiamo a vedere dove finisce la strada. Io ho fatto ciao ciao e mi sono messa a scrivere, quando mi è squillato il telefono e mi è stato detto, vieni adagio e fai uno sforzo, perchè è bellissimo. Così ho fatto uno sforzo, non eccessivo in verità, e poche centinaia di metri di salita comoda dopo mi sono trovata su una vasta sella erbosa, con pecore, pastori, un cavallo, una croce, e il Gran Sasso

Se si percorre verso sinistra la sella erbosa si arriva alla croce e poi alla Cima Alta. Noi siamo rimaste in contemplazione un bel po’. Il Gran Sasso è bellissimo- e grande in effetti.
