Inverno a Bressanone

L’Everest, l’Eiger, il Kilimangiaro: tutte le montagne famose del mondo, comprese quelle dell’Alto Adige, come l’Ortles, il Tribulaun, lo Sciliar, sono sostantivi maschili. Tutte? No, perché la montagna locale di Bressanone è femminile. LA Plose. La montagna locale per lo sci, il tempo libero e le escursioni è da sempre strettamente legata alla città più antica del Tirolo. Almeno una volta al giorno, ogni abitante di Bressanone guarda la Plose: quanta neve c’è, splende il sole, com’è la pista Trametsch, la funivia è in funzione? Anche di notte è possibile vedere le luci che si muovono sulla Plose mentre i battipista preparano la pista Trametsch per il giorno successivo. Da qualsiasi punto della città, la Plose è semplicemente lì!

Per gli appassionati di sport invernali, la Plose offre non solo oltre 40 km di piste per sciatori e snowboarder, ma anche più di 12 km di sentieri per escursioni invernali e oltre 12 km di piste per slittini. Sulla Plose è ora possibile fare le proprie curve sulla “neve con effetto benessere”. “Il nuovo metodo di innevamento consente di risparmiare acqua ed elettricità e ha un effetto positivo sul rafforzamento del sistema immunitario grazie alla riduzione dell’elettrosmog”, si legge sulla homepage. Un’altra novità è la ferrovia di montagna con la stazione intermedia, che consente a sciatori, snowboarder e slittinisti di utilizzare più volte la parte superiore della pista Trametsch e la pista da slittino Rudi Run 4.0. Un’altra novità è la pista Plosebob, che copre 147 metri di altitudine su un percorso guidato da una rotaia. www.plose.org

Questo forte legame tra la città e la montagna ha caratterizzato molti abitanti di Bressanone. Molte persone lavorano su e intorno alla Plose, e ci sono anche donne che svolgono attività uniche. Eh sì, ci sono donne che progettano impianti e piste come Monica Borsatto, già nazionale di sci, e ora progettista di piste a Cortina e responsabile del Soccorso Alpino di Bressanone, o come la gattista Maria Fink, che batte le piste con il suo mezzo, o come le guide naturalistiche, le rifugiste…

E ci sono anche luoghi dove è possibile restare soli (ma con giudizio…) nella natura, lontani da tutto.

(La signora è Maria Fink, la gattista- Foto Brixen Tourismus)

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About alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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