C’è un creator su Instagram @andyfilnsandhikes (Andy Neal) che promuove l’escursionismo come forma di benessere mentale. Lo capisco bene. da anni, quando sentivo la pressione salire – e soprattutto non mi sentivo bene a casa mia (a quanti succede?) partivo e andavo. In montagna per lo più. E quante volte ho tirato la meggie per essere a casa per tempo in modo da fare cena, essendo sposata a qualcuno che si sarebbe fatto cuocere un uovo solo in cao, probabilmente, di un incidente nucleare che mi avesse messo fuori compabattimento (ricordo, quando mi avevano scippata, che il Grande Longo era arrivato a casa nostra con tre o quattro teglie di roba dicendo più o meno <<se aspetti che cucini morite di fame>>).
Lo faccio adesso, ancora, che purtroppo ho solo i gatti a cui preparare la cena, che sono più o meno tignosi come lo era mio marito con le sue abitudini. Anche perché tutti abbiamo bisogno di respirare – e per chi vive nella Pianura Padana la cosa non ha un significato simbolico, ma proprio pratico: basta salire centro metri sopra al livello della pianura per rendersi conto della caligine in cui siamo avvolti.

La ben visibile caligine, nella foto.
L’outdoor è per tutti , fa bene a tutti , a tutti i corpi e a tutte le menti ( non soli ai giovani belli palestrati e magri)
