La zia di Carlo

Bernina Pass

Non credevo che andare in giro con mio nipote fosse così divertente…certo che appena mi farà i 18 scapperà a gambe levate (come ovvio). Adesso che siamo tornati (ieri) posso dire che ho contrabbandato con successo mio nipote in Svizzera, nonostante la sua carta d’identità non sia valida per l’espatrio (i genitori avrebbero dovuto mettersi d’accordo, ma non si parlano da anni, meglio lasciar perdere). Alla frontiera di Tirano ci hanno smontato la macchina (e giuro che il poliziotto svizzero parlava come il gendarme Huber di Aldo Giovanni e Giacomo), controllato i documenti, e lasciati andare con un sorriso. Ripartiti, Carlo mi ha detto” ma è cieco?”, riferendosi al timbro. Non ho potuto allargare le braccia perché mi servivano tutte e due. Si vede che cercavano qualcosa in particolare – fermavano solo auto blu e una volta visto che la foto corrispondeva alla faccia non sono andati più in là. Comunque la strada del Bernina ha messo a dura prova i freni della mia megane e poi i nostri garretti, ma ne valeva la pena. Purtroppo a Pontresina ci siamo solo passati. Ma Poschiavo è bellissima, a Tirano c’è una basilica curiosa e tanto tanto barocca (la Madonna è comparsa anche lì ) e il tempo è stato dalla nostra parte. Ci siamo fermati ai laghi, e abbiamo fatto il giro del Lago Lej passando sullo spartiacque dei due laghi più piccoli. C’erano le mucche – la Svizzera senza mucche è come Berlusconi senza escort. Abbiamo finito mangiando la fonduta a Poschiavo (mio nipote mangia come un carrettiere). Il trenino del Bernina, che passa con la frequenza di un tram vale la pena anche solo da guardare (non ho idea dei prezzi, ma la Svizzera è diventata decisamente meno cara che in passato – gli svizzeri sono simpatici !

Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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Una risposta a La zia di Carlo

  1. elisabetta ha detto:

    Siamo tornati oggi,a Courmayeur abbiamo sentito la tua mancanza ma abbiamo visto che hai fatto tanti bei giri. A risentirci a presto.
    Elisabetta.

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