Corpi non conformi

Ok, vi ho fregato, anche questo è un post serissimo, e anche questo è il frutto delle mie letture estive. Come ho detto, quest’estate ho letto alcuni libri che mi hanno colpito particolarmente, e che sono legati, in qualche modo, da una curiosa catena. Ho “conosciuto” Costanza Rizzacasa d’Orsogna (@CostanzaRdO) su Twitter, per un twit piaciuto o ritwittato da qualcuno che seguo (in realtà non ricordo nemmeno da chi). Il twit rimandava alla sua rubrica sul “Corriere della Sera” (Any -body), in cui diceva cose giustissime in tema di corpi e di body shaming. Nel frattempo ho scoperto che aveva un gatto nero, Milo, cui ha dedicato una favola per bambini (aspetto il bambino giusto a cui regalarla per Natale) e che aveva un libro in uscita. Di solito non compero libri di letteratura italiana, di solito non leggo romanzi italiani (questa estate ne ho letti tre, mettendoci dentro anche Mia sconosciuta): questo l’ho comperato pochi giorni dopo la sua uscita. E ho fatto bene (spero che lo comprino in tanti, e che lei faccia un sacco di soldi). Ribadisco, come sempre, che non mi paga nessuno (ancora!), e ribadisco anche che il libro è molto bello, e ha a che fare con l’ossessione del corpo nel mondo attuale e di come il nostro rapporto con il cibo sia un complesso sovrapporsi di cose diverse: tutte sulle spalle di una bambina, poi donna, che è Costanza, che sono io, ma non è Costanza e non sono io. “Madame Bovary c’est moi”, diceva Flaubert, perché c’è un po’ di sé in ogni cosa che si scrive, e che il lettore fa proprio: ma il giornalista medio in Italia non vuole proprio capire che non si tratta di un’autobiografia. Di flaubertiano c’è che Costanza è una donna curvy, e che il grasso (e lo scrivo volutamente in corsivo), è il grande rimosso, l’orrore, il tabù, ma un tabù che tutti si sentono in dovere di stigmatizzare, criticare, svergognare (lo hanno fatto con Vanessa Incontrada, nuda su una rivista patinata, che è da qualsiasi standard la si prenda una bellissima donna, come, per dire, Kate Winslett; lo hanno fatto con la cantante Billie Eilish, che non mi dice poi granché come musicista, ma mi è sembrata un’adolescente normalissima, alle prese con rotondità che sono ancora, appunto, quelle dell’adolescenza). Costanza in un’intervista televisiva ha detto , tra l’altro, che su quella copertina doveva starci lei. E ha ragione. Sulle copertine devono stare i corpi non conformi : quelli grassi, quelli vecchi (altro grande tabù – a proposito, in rete comincia a circolare uno spot di Jorgos Lanthimos per Tena, che va, proprio, al punto). Su quella copertina devo starci io, che sono grassa (purtroppo, perchè è il risultato di una malattia autoimmune) e pure vecchia ( anche se dal collo in giù, la testa ancora non ci crede, che ho un’età).

Io non sono sempre stata oltre la 50, ma sono sempre stata, come una volta si diceva, una ragazzona, o tanta, se preferite. Metà della mia famiglia è così (tendente alla dea madre Ittita), l’altra metà è fatta da statuine di Tanagra pesanti 40 chili con i vestiti invernali indosso: lo sguardo di commiserazione della mia bellissima zia Ester ancora me lo ricordo adesso. Sono dimagrita veramente, e lo sono rimasta sino alla menopausa, quando durante una vacanza a Bardonecchia mi sono resa conto che faticavo a star dietro a un’amica dei miei che sfiorava i settanta (anni) ed era stata resa zoppa (altro tabù) da un incidente automobilistico.

Il fatto è che menopausa e tiroidite dopo, io vado ancora in montagna. Ma in montagna non vedo tanto corpi non conformi come il mio (e tra l’altro, questo causa qualche problema quando devo procurarmi attrezzature adeguate – in realtà, con quel che ho in casa posso durare per questa e per un pezzo della prossima vita). Al di là del fatto che ho due volte la sua età, Tamara Lunger è svelta e sottile e seguirla nei suoi allenamenti Covid su Instagram , devastante – ma come dicevo, credo che l’età dal collo in giù qui c’entri per qualcosa. Il fatto è comunque , che anche il mondo dello sport non è fatto per le persone robuste (aka grasse ). Non so se lo avete notato, ma andare in un qualsiasi negozio, almeno qui alla periferia dell’Impero e di tutto può essere abbastanza frustrante: il meno che ti può capitare è sentirsi dire che il tale articolo la ditta non lo fa oltre la M e dovergli mostrare il sito della ditta – Patagonia, diciamolo- dove le taglie arrivano alla XL. e aggiungere, pazienza, lo compro online , cosa che ho fatto, e naturalmente nel tal negozio – Arcosport, diciamolo -non ho più messo piede. Adesso, che a sessant’anni ho ampiamente guadagnato il diritto ad essere stronza, sarei stata molto molto più sgradevole.

E non so se ci avete fatto caso, ma non è facile trovare linee sportive per “corpi non conformi”: o meglio, Adidas, Reebok e Nike, giusto per menzionare i tre colossi principali dell’abbigliamento sportivo, hanno tutti una linea di abbigliamento sportivo plus size, e sono belle, con bei colori. L’avessi mai vista dal vivo. Ho conosciuto la loro esistenza da internet, sui grandi siti di e-commerce come Zalando e Asos ( facciamo nomi dai). Così come nomi noti come Tommy Hilfiger o Ralph Lauren hanno tutti abiti e apparel plus (bella forza direte, sono americani). Di cui ho scoperto l’esistenza grazie a internet (autocit.) Armani? Poi voglio vedere se da re Giorgio arriva Lizzo e lui non la riveste da capo a piedi. Bene, io sono Lizzo. Pensaci Giorgio…Perché anche da vecchia devi essere magra e non importa se poi ti riduci ad avere la faccia come quella di Clint Eastwood, perché non c’è chirurgia estetica che tenga. Il mass market non fa eccezione. H&M ha una della linee plus più tristi che abbia mai visto, e non la trovi dappertutto, e sicuramente non in corso Vittorio Emanuele a Milano, Zara non pervenuta, Violeta by Mango solo online.

E comunque, mi sento “fuori di me”, perché non mi riconosco nella vecchiaia, e nemmeno in un corpo che non ha più la tartaruga, soprattutto dopo aver combattuto una vita per tenerla e tonificarla. E per me si pone un’altra autolimitazione: la paura di non essere all’altezza, di non farcela a tenere l’andatura in un gruppo, perché, vadetto, non sempre trovi l’accompagnatore che tiene raccolto il gruppo, che imposta il passo sul più lento… Lo scorso gennaio, quando mi sono attardata per spogliarmi, durante il mio primo cammino, uno degli accompagnatori si è fermato per aspettarmi (dovevo staccare l’imbottito interno, toglierlo, riporlo nello zaino , non una cosa che puoi fare camminando, ma se non lo facevo, mi sarei presa una botta di freddo eccessiva alla fine per il troppo sudore – e per altro è stato lui a suggerirmi cosa mettere e cosa togliere); una delle ragioni pr cui sono sospettosa del CAi di Alessandria – diciamolo- sono i troppi racconti relativi a questo tipo di scarsa attenzione.

Un post lungo, come vedete, che avrete tempo di leggere, visto che da domani ci si sposta solo per gravi ragioni. Quindi oggi, se siete in giro, tra le varie cose che potete fare c’è andare a vedere la mostra di Enzo Ferraris, al castello di Roddi, 5€, la visita guidata .SI tratta di arte natura, fatta con laterra, letteralmente delle Langhe. Ve ne parlerò in un prossimo post, intanto ci prepariamo ad un altro bell’inverno insieme ai gatti…

Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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2 risposte a Corpi non conformi

  1. lepadelleperdirlo ha detto:

    Cos’è ‘sta novità, che improvvisamente ti senti tutta ‘sta vecchiaia addosso? ma dai, che sei una giovincella, hai gli anni che hai e te li porti bene con fierezza e autiironia! inoltre non sono poi così tanti! non ti tiri mai indietro e non perdi un colpo! una pelle praticamente senza rughe, va beh non hai la tartaruga ma questo è un mito da bodybuilders…. e chi l’ha mai avuta? e poi vai bene così, una magnifica ….antenne!

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  2. lepadelleperdirlo ha detto:

    Cos’è ‘sta novità, che improvvisamente ti senti tutta ‘sta vecchiaia addosso? ma dai, che sei una giovincella, hai gli anni che hai e te li porti bene con fierezza e autoironia! inoltre non sono poi così tanti! non ti tiri mai indietro e non perdi un colpo! una pelle praticamente senza rughe, va beh non hai la tartaruga ma questo è un mito da bodybuilders…. e chi l’ha mai avuta? e poi vai bene così, una magnifica ….antenne!

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